Come rivenditori di componenti e biciclette di alta gamma, ci piace capire a pieno i processi di produzione e le linee di pensiero che distinguono i marchi che trattiamo rispetto ad altri. Il modo migliore per farlo è visitare le loro aziende, officine e uffici per vedere come operano, per capire cosa li ispira e li porta a creare i loro prodotti. Sappiamo di non essere gli unici ad essere entusiasti all’idea di vedere cosa succede dietro le quinte, per questa ragione siamo lieti di condividere queste esperienze con il nostro pubblico.

Abbiamo fatto visita alla sede principale di De Rosa. Cicli Corsa sin dalla sua apertura è rivenditore ufficiale De Rosa e nonostante le nostre visite a Cusano Milanino siano frequenti, ancora oggi una volta entrati in azienda cala su di noi un senso di ammirazione. Una delle peculiarità di questo tempio del ciclismo di fama mondiale, è il fatto che nei decenni De Rosa sia sempre rimasta un’azienda a conduzione familiare, con tre generazioni che lavorano all’unisono, fondendo fra loro capacità e risorse acquisite negli ultimi 50 anni con i più recenti ritrovamenti in campo meccanico, tecnologico. La loro è una storia impressionante, delle basi incredibilmente solide, una profonda conoscenza della costruzione di telai su misura e una costante necessità di testare e innovare.

La terza generazione della famiglia De Rosa è ora rappresentata da Nicolas, figlio di Cristiano De Rosa, il quale ha di recente intrapreso il cammino per diventare un telaista nelle officine De Rosa. Essendo cresciuto in azienda, è sempre stato a stretto contatto con corridori, tecnici e appassionati; soltanto dopo aver lavorato per anni come meccanico ha deciso di imparare l’arte della costruzione di telai. La curiosità lo ha spinto, con l’ aiuto del capo telaista, a cimentarsi nella saldatura di tubazioni in titanio durante la pausa pranzo. Quando suo padre e sopratutto suo nonno si accorsero della sua mano precisa e costante lo hanno spronato a continuare.

Timido, umile e con una grande voglia di imparare, Nicolas sta lavorando per diventare un maestro telaista come il nonno. Il leggendario Ugo De Rosa segue il nipote; a volte scherzando ma sempre incoraggiandolo e assicurandosi di guidarlo, pronto a condividere il suo sapere. Siamo entusiasti di vederlo crescere, certi che il giovane telaista saprà mantenere alta la bandiera della tradizione artigianale De Rosa.

Dopo aver fatto quattro chiacchiere con Nicolas, ci siamo seduti con Cristiano, ultimo dei tre figli di Ugo e titolare dell’ azienda, per discutere di quello che De Rosa ha in serbo per il 2016. Abbiamo immediatamente parlato dell’ultimo modello presentato, la SK Pininfarina: una “mean machine” piena di eleganza, che sembra veloce anche da ferma. Cristiano crede che esistano delle caratteristiche principali che una bici moderna debba avere: comodità, prestazioni, peso ridotto e aerodinamica efficiente. Dopo lo sviluppo di Protos, il telaio top di gamma pensato per le competizioni e King XS, il modello più leggero in gamma, la nuova sfida era quella di realizzare un telaio che racchiudesse tutto il know-how della produzione De Rosa ma dando inoltre grande importanza all’ efficenza aerodinamica.

L’idea alla base della SK è nata in qualche foglio di bozze disegnate in una stanza d’albergo durante un viaggio in Giappone. Padre e figlio si sono seduti assieme per fare del brainstorming per un telaio dalle proprietà aerodinamiche avanzate. Da quelle bozze De Rosa e Pininfarina hanno collaborato per creare la macchina visivamente accattivante e dalle alte prestazioni che è la SK Pininfarina, mettendo a frutto le rispettive esperienze di mezzo secolo nel ciclismo e nel design. Ci è stato anche detto che probabilmente la SK non sarà l’unico progetto su cui collaboreranno queste aziende.

Infine ci siamo presi un po’ di tempo per chiacchierare con il maestro, Ugo De Rosa, vogliosi di farci raccontare qualcuno dei suoi incredibili aneddoti. Non tutti i telaisti possono dire di aver costruito biciclette per così tante leggende del ciclismo. Naturalmente abbiamo posto la nostra classica domanda: “Qual è la storia che preferisci raccontare?” Ci ha pensato per un momento, poi un sorriso è comparso sul suo volto, seguito da uno sguardo entusiasta.

“Eravamo in un albergo poco fuori Forte Dei Marmi, e anche il team di Merckx era li. Ad un certo punto Merckx venne da me e disse: Ti sono antipatico? Perché non vuoi farmi una bicicletta?” Ugo rimase basito, aveva sempre provato ammirazione per quel grande campione, e cercò di rendere la cosa chiara anche per Merckx. Apparentemente Eddy diede le sue misure ad un collega italiano che, forse per invidia, non voleva che Il Cannibale entrasse in contatto con Ugo De Rosa e quindi buttò il foglio con le misure annotate. Quando Merckx non ebbe notizie da De Rosa, assunse che la sua richiesta era stata rifiutata. Una volta che il malinteso fu chiarito e il telaio fu costruito, Eddy e Ugo divennero amici per la pelle, imbarcandosi in numerose avventure attraverso le loro carriere. Ad oggi sono ancora buoni amici, o come dice Ugo “Fratelli…ma io sono il fratello maggiore”.

La nostra visita alla sede di De Rosa ci ha lasciati davvero felici sapere che l’eredità di un bene così grande per il ciclismo e la conoscenza dell’arte della costruzione di telai artigianali sia passata di generazione in generazione.

Come rivenditori ufficiali De Rosa, Cicli Corsa può vantare un contatto diretto con l’azienda che si traduce in un servizio attento e professionale riservato a tutti quei clienti interessati all’acquisto di un telaio o di una bicicletta del prestigioso marchio italiano.

Per ulteriori informazioni su prodotti, procedura d’acquisto e ordine di prodotti De Rosa è possibile contattarci all’indirizzo [email protected].

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