Sono state le cosiddette 'strade bianche', battute di polvere e ghiaia, ad aver permesso al ciclismo, nella prima metà del XX secolo, di crescere e diventare così popolare da affermarsi ancora oggi come lo sport più praticato e popolare al mondo.

Questo grande fenomeno sociale, quest'epidemia collettiva che ha colpito le generazioni che hanno preceduto la nostra, ha raccontato grandi storie di uomini e di aziende. Soprattutto in Italia. Erano gli anni di Coppi e Bartali, ma ancor prima quelli di Magni e Bottecchia. Gli anni in cui il passo dello Stelvio era raggiungibile solo due mesi all'anno; quelli in cui i corri- dori aggiustavano le gomme per strada e gli imprendi- tori chiudevano le fabbriche per consentire agli operai di vedere il passaggio del Giro D'Italia. E' in questo clima di euforia sportiva con la voglia tutta italiana di distin- guersi e di fare meglio di tutti, che ha preso vita l'EROI- CA: oggi la più importante festa di ciclismo storico al mondo. Ed è grazie a questo stesso entusiasmo che PANTOFOLA D'ORO è riuscita a dare allora, come ancora oggi, il meglio di sé.

Quando per spingere sui pedali su quelle polverose ed emozionanti strade bianche, i ciclisti hanno cominciato ad aver bisogno di qualcosa di più di una banale scarpetta, PANTOFOLA D'ORO ha fornito la migliore risposta possibile. La condivisione dello stesso entusia- smante passato e la stessa eccellenza nel fare, hanno reso inevitabile l'incontro tra PANTOFOLA D'ORO ed EROICA, a cui l'azienda marchigiana dedica due linee di prodotti. La leggenda continua.

EROICA: POLVERE, FANGO, FATICA E SPIRITO D’AVVENTURA

Nata per scommessa è ormai un appuntamento cult assolutamente unico che nobilita ancor di più, ove ce ne fosse bisogno, le Terre di Siena. L’EROICA è una gara dove la classifica conta poco rispetto al contenuto che ispira la manifestazione. Con l’EROICA il ciclismo ritorna tale facendo un salto nel passato quando era sinonimo di polvere, fango, fatica e spirito d’avventura. Gli eroi di oggi non hanno nomi così famosi: sono appassionati ciclisti e collezionisti che pedalano nel terzo millennio ma hanno un cuore forte e antico. Le strade sterrate del Chianti e della Val d’Orcia sono protagoniste con un percorso che richiede agli eroici partecipanti la capacità di soffrire e sudare senza perdere il sorriso. La gara si sviluppa su percorsi con distanze variabili da 38 a 200 km, prevalentemente su strade sterrate partendo e arrivando a Gaiole in Chianti. Si tratta infatti di una rievocazione con biciclette antiche dove i ciclisti adeguano anche l’abbigliamento al tenore della manife- stazione. Si svolge tradizionalmente in concomitanza con il rito della vendemmia e dal 2007 l’Eroica è anche una gara per professionisti inserita nel circuito interna- zionale delle grandi classiche: la strade bianche-Eroica entra così di diritto nel novero delle corse epiche come la Parigi-Roubaix e il Giro delle Fiandre: niente pavé e muri ma appunto le strade bianche della Toscana di oggi e del ciclismo di un tempo. Da pedalare o da vedere, l’EROICA rappresenta un’occasione unica in Italia e non solo di vivere un’esperienza dove il ciclismo è espressione di una cultura antica da preservare.

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