Colnago ci ha abituati all’eccellenza e ai dettagli preziosi. Ne è un esempio la recentissima Gioiello in tiratura limitata.

Ma patron Ernesto ha iniziato a far sognare gli appassionati da molto tempo. All’inizio degli anni Ottanta ha già firmato moltissimi successi sportivi e commerciali, nonché tecnologici.

Nel 1983 presenta un’icona presente ancora oggi nel catalogo di Cambiago: la Master con tubi a profilo stellare prodotti dalla Gilco.

Ma per Colnago non è abbastanza. Bisogna fare di più. Colnago ha il chiodo fisso di andare avanti, di innovare e di puntare al futuro e all’eccellenza. Oltre alla tecnologia bisogna ribadire la raffinatezza, l’esclusività e la preziosità di un prodotto artigianale di alta gamma come è ciascuno dei suoi telai.

E così, in occasione del 30° anniversario dell’azienda nel 1984, viene presentato al mondo l’Arabesque.

Segno distintivo del modello sono le congiunzioni dei tubi principali, elementi immediatamente riconoscibili per la loro forma arabescata, appunto.

La complessa lavorazione di questi elementi è realizzata da Rauler (marchio emiliano nato dalla fusione dei nomi dei fondatori, i fratelli Raoul e Reclus Gozzi), attivo dagli anni Settanta. Inizialmente specializzato nelle pantografie di gruppi e componenti per bici da corsa, Rauler concretizza una proficua collaborazione con Colnago già dal 1970, costruendo per lui telai e dettagli come appunto le sopracitate congiunzioni arabescate.

La primissima versione - realizzata già sul finire del 1983 - vede l’utilizzo di tubi tondi tipo Super Profil, con una crimpatura su ciascun lato (destro e sinistro) del tubo orizzontale e di quello obliquo.

L’arabesque viene venduta come kit telaio o come bici completa, con il coevo gruppo Campagnolo 50° anniversario.

La più iconica, conosciuta e ricercata è tuttavia la seconda serie, che utilizza tubazioni Nuovo Mexico con una crimpatura su ciascun lato dell’orizzontale e due su ciascuno di quello obliquo.

Ma soprattutto la ricercatezza di questo telaio è sottolineata dalla presenza di due assi di fiori (simbolo di Colnago) d’oro zecchino incastonati nelle pendine del nodo reggisella.

Un dettaglio che fa il paio - nelle bici complete - con il gruppo Campagnolo Super Record, anch’esso impreziosito da altri 7 o 8 (a seconda del tipo di reggisella utilizzato, rotondo o aerodinamico) assi di fiori dorati.

Le congiunzioni arabescate sono utilizzate infine anche in combinazione con i telai a profilo stellare della Gilco, dando vita alla Master Arabesque.

Sul finire del decennio arrivano nuove tecnologie e materiali: titanio e carbonio vivono un periodo di fulgida esaltazione. Ma l’acciaio e le lavorazioni pregiate non passano mai di moda.

E infatti il Colnago Arabesque torna nel listino dell’azienda di Cambiago e oggi è nuovamente disponibile, riproponendo i concetti fondamentali del primo modello, nato quarant’anni fa.

I tre tubi principali sono inseriti in elaborate giunzioni arabescate, ulteriormente impreziosite dal logo dell’asso di fiori decorato in oro.

Il diametro dei tubi e del cannotto di sterzo (da 1”) rimangono fedeli al progetto originale, così come l’opzione di attacco freni (solo rim);

Tuttavia la geometria risponde alle più attuali evoluzioni sul tema e l’alloggiamento della ruota posteriore prevede forcellini autocentranti e interasse da 130 mm, per ospitare componenti moderni e cassette a 11 e 12 rapporti.

Colnago Arabesque

In ogni caso, forcella Precisa e congiunzioni sono cromate e non verniciate, per rendere omaggio a questi dettagli preziosi.

Colnago Arabesque

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