Cycling Bergamo - Episode 03 - Parzanica

La provincia di Bergamo vanta due grandi specchi d’acqua sul proprio territorio: il lago d’Iseo (in condivisione con la provincia di Brescia) e quello di Endine, non così noti quanto altri laghi lombardi come quello di Como e del Garda, ma senz’altro più ricchi di natura e con sponde poco trafficate, condizioni che li rendono perfetti per essere visitati in bici.

Il lago di d’Iseo ha vissuto settimane di notorietà globale nel 2016, quando l’artista Christo e Jeanne-Claude realizzò il progetto “The Floating Piers, un’installazione che consisteva in una rete di pontili galleggianti aperti al pubblico, messi in opera tra Sulzano, Montisola e l'isola di San Paolo.

Un'opera visitabile, o meglio calpestabile, per circa un mese che ha portato oltre un milione di visitatori ad apprezzare e conoscere il nostro territorio. Nel giorno della sua inaugurazione gli occhi di tutto il mondo erano puntati su questo piccolo lago nel nord Italia, un’installazione artistica entrata nella storia e non solo in quella dell’artista Christo Jeanne-Claude.

E proprio sulle ripide pareti della costa occidentale del lago, si trova il piccolo paese di Parzanica. La strada per arrivarci parte subito dopo la cementeria di Tavernola; ha una lunghezza complessiva di 8 km con pendenza costante e incontrare delle auto è raro, un vero piacere da fare in sella grazie anche alla vista sul lago, uno spettacolo.

La salita si apre con alcuni rettilinei iniziali e presenta circa undici tornanti.

Non c’è acqua fino in cima: l’unica fontanella si trova in paese, pertanto se la volete affrontare duranti i mesi più caldi ricordatevi di far rifornimento quando vi trovate a Tavernola, perché qui il sole batte da mattina a sera, generalmente senza vento e di conseguenza il caldo diventa insopportabile.

Arrivati a Parzanica si hanno tre opzioni.

La prima prevede di proseguire su quella che viene definita Strada Verde: si rimane in costa fino a Vigolo per poi scendere nuovamente a Tavernola.

In alternativa, giunti a Vigolo, si può imboccare di nuovo la salita in direzione Adrara San Rocco, affrontando circa 17 km di salita (il tratto finale è sterrato), raggiungere l’altro versante del monte e infine scendere verso i Colli di San Fermo.

Terza ed ultima opzione: scendere in picchiata da dove si è saliti, e una volta arrivati al lago svoltare in direzione Lovere.

Superato il paese di Riva di Solto, lo scenario diventa ancora più suggestivo, con pareti verticali a strapiombo sul lago che fanno da cornice alla storica strada che conduce a nord del lago.

La Baia del Bogn e l’Orrido di Castro sono tra le zone più suggestive che si incontrano lungo il percorso

Durante l’estate, suggeriamo di fermarsi e fare un bagno!

Una volta a Lovere, il Diciotto 10 è sicuramente il locale che consigliamo per un pranzo veloce, ma di qualità. In alternativa si può godere di una focaccia alla Gastronomia di Paris o, se fosse sabato, il Mercato Settimanale in Piazzale Aldo Moro ha sempre sfiziosità da mangiare per strada.

Michele è sempre stata una persona senza mezze misure: per lui tutto o è bianco o è nero, e la vita l’ha sempre affrontata di faccia.

Sulla bici non ci è nato, ma l’ha scoperta per necessità. E' stata per tantissimi anni il suo mezzo di trasporto tra casa e lavoro, ma da quando ha scoperto che pedalare è la miglior cura per la mente, dalla bici non è più sceso.

In gioventù ha sempre diviso la vita tra lo skate (raggiungendo anche una fama nazionale)e le sale dei principali Club del Nord Italia, dove ad una soglia di 180 BPM era capace di ballare fino all’ora di pranzo.

Poi però è arrivata Daniela, l’amore che a sua volta ha portato Ascanio e Athena, la sua famiglia. Ora i 180 BPM li raggiunge solo in sella.

Il Pressure è stato il telaio della svolta per Cinelli, ha significato per l’azienda il ritorno alle corse su strada, cosa che mancava da più di trent’anni. D’altronde Cinelli ha sempre avuto nel proprio DNA le corse.

cinelli pressure

Sono indelebili le imprese di suoi corridori leggendari e la costruzione dei telai più iconici della storia del ciclismo.

Per questo ha ritenuto necessario ritornare alle origini, partendo da un telaio specifico per competere sviluppato per professionisti che possono spingerlo fino al limite.

Tutto ciò è PRESSURE, un telaio monoscocca in fibra di carbonio, dal peso medio di circa 990 grammi, con una geometria orizzontale votata alla velocità, alle ripartenze e alla rigidità in fase di spinta.

Rientra nella categoria dei telai aerodinamici

Progettato per il passaggio integrato dei cavi cambio e freno (il kit telaio è sempre fornito con la piega integrata Vision metron) movimento centrale press-fit 86,5x41, solo per freni a disco e adatto a gruppi meccanici ed elettronici.

Disponibile in cinque taglie e una colorazione Rock the White (oltre ad una Team edition della squadra U23 Team Colpack) è acquistabile come kit telaio o bici completa.

Cicli Corsa, come sempre, offre ai propri clienti la possibilità di scegliere gruppo, ruote e accessori preferiti per garantire un montaggio custom che soddisfi le esigenze di ciascuno. Inoltre abbiamo alcuni telai e bici complete subito disponibili:

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